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06.06.2020

participants

Cecilia Anselmi_La Rinascita di Venere
Arcipelago – architettura collettiva _ Polit(t)ico
Carmelo Baglivo _ Monuménto
.Francesca Berni _ Troppo vicino troppo veloce
Biro+ _ PIANO X PIANI
Gaetano Boccia _ The Hedgehog
Antonio Buonaurio _ Casa del Portuale
Campovago _ LA CANCELLATURA URBANA
Enrico Casini _ Fragile Eterotopia
Enzo Ceglie _ Il gigante
Pietro Colonna _ La barca di carta issa le velo d’oro
Vincenzo d’Abramo _ Occhi che non vedono. Il principio di trasformazione
Tiziano De Venuto _ Isola
Alberto Ficele Maria _ Vaso Urbano
Fabio Alessandro Fusco _ Islands
Angela Fusillo _ RGB
Luca Galofaro _ Motel
Cherubino Gambardella _ Il silos è una traccia
Francesco Garofoli_BARLETTA ISLAND
Andrea Giovenzana_INCASTONARE
Pasquale Iaconantonio _ VIS : FORZA
Iosa+Fèrima _ Nuovo Cinema Ponente
La Capagrossa Coworking + Daniele Garofalo _ SE COME IL VISO SI MOSTRASSE IL CUORE
Emmanuele Lo Giudice _ Hey Silos
Carlo Morrone _ Cartolina d’epoca
Maysha Mussonghora _ Contenuto
Lorenzo Netti _ CTF/Superstudio/LN – Tropea/Barletta – 1968/2020
OKS ARCHITETTI _ MELTING POT
Parasite 2.0 _ Mausoleums and gravestones
Domenico Pastore _ UNA CARTOLINA SENZA FRANCOBOLLO
Simone Porfiri _ Duomo
Carlo Prati _ La SilosBiblioteca di Barletta
Profferlo _ L’orizzonte
Vito Quadrato _ Ierofanie tecniche
Angelo Renna, F. Carrasso _ Laboratorio della biodiversità
Francesco Romanelli _ bellalaCiambellalà tuttaluce!
SAK architettura _ IL VALORE DELLE COSE INUTILI
Vincenzo Salierno _ Utopia della realtà
SDGR _ I SILOS DELLE OMBRE
Cristina Senatore _ Approdo alla magia possibile di Barletta
Beniamino Servino _ Palazzo Ducale
SG/A _ Antropocene
Soft-Firm _ Third landscape
TA.R.I-Architects _ SPECCHIO RIFLESSO
Annarita Tartaglia _ Assoluto Verticale
UTP_XCA _ Past.Futur
Warehouse Architecture and Research _ Whiscash
Wong Jane _ 20 palms for barletta
Elia Zoppi _ Dáphnē

curators
Massimiliano Cafagna, Maria Alessandra Rutigliano
location
on-line
graphic design
Francesco Delrosso

In cosa potrebbero trasformarsi i silos del porto di Barletta se non venissero abbattuti? Cosa diventerebbe il nostro porto senza la loro architettura? Quali sarebbero le conseguenze spaziali di questo processo? Non vi sono risposte univoche a queste domande. Infiniti sono, però, gli approcci per affrontare il problema, riconoscendo la forte relazione tra la soggettività del pensiero individuale e l’oggettività del ruolo urbano che i silos ricoprono. In questo contesto ha preso vita il progetto “Nudge: l’architettura delle scelte”, un evento espositivo on-line dedicato al tema dei silos granari del porto di Barletta. Nudge si propone come un esperimento architettonico, attraverso immagini afferenti alla dimensione surreale dell’architettura, con l’intenzione di ampliare e superare i limiti spazio-temporali, con il solo obiettivo di rendersi struttura portante per quelle che potranno essere le scelte e le riflessioni relative alla tutela o all’abbattimento dei silos stessi. Una terza via, quella dell’immaginazione, intesa come elemento mitigatore tra ciò che c’è e ciò che potrebbe esserci (o non esserci) al posto delle grandi macchine produttive del porto di Barletta. Dalla piccola scala alla grande scala, l’elemento che accomuna i percorsi decisionali di ciascuno di noi trova una sua risoluzione in quella che Thaler definisce “spinta gentile” (nudge), ossia quell’impercettibile moto psicologico in grado di farci propendere verso una decisione piuttosto che un’altra.